Parco Naturale Sciliar-Catinaccio

Il Parco Naturale Sciliar-Catinaccio costituisce assieme alla zona di tutela paesaggistica dell’Alpe di Siusi, con ben 55 km² l’alpe più grande d’Europa, un’area naturale unitaria. Lo Sciliar, il massiccio che diede il nome al parco naturale, è considerato con le sue due cime Punta Santner e Punta Euringer uno degli emblemi dell’Alto Adige. Nella zona del parco naturale rientrano i comuni di Castelrotto, Fié allo Sciliar e Tires al Catinaccio. Nel 2003 è stata ampliata l’area della zona protetta nel territorio del comune di Tires e da allora anche l’imponente massiccio del Catinaccio è entrato a far parte del parco naturale.

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Lo Sciliar è abbracciato da boschi misti di conifere. Incluso nel parco naturale è anche il laghetto di Fiè, il quale invece è circondato da una fascia boschiva di pino silvestre. La superficie del laghetto rappresenta 1 ettaro, del quale la metà è occupata da canneti (biotopo). Il laghetto di Fié è soprattutto d’estate una meta molto amata.

La grande ed unica varietà di flora e fauna trova qui perfette condizioni. Tipiche specie faunistiche dei boschi montani attorno allo Sciliar sono, per esempio, il crociere e la cincia bigia alpestre. Ma anche camosci, l’aquila reale e gracchi alpini non rappresentano una carità in questa zona. Ed anche il mondo della fauna è impressionante: qui crescono piante come il croco e il rododendro, l’orecchia d’orso e Garofani Alpine.

 

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All’ingresso della Val Ciamin nella località Bagni di Lavina Bianca, presso l’antica segheria “Steger Säge” azionata da un mulino ad acqua, si trova il Centro visite del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio. La struttura informa i visitatori sulla geologia dello Sciliar, ma anche sull’evoluzione e sulla peculiarità naturalistica delle Dolomiti. Può essere ammirato anche un raro esempio di segheria veneziana azionata ad acqua.

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